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Dott. ENRICO LOMBARDI

Psicologo Psicoterapeuta Milano

Chi è lo Psicologo Psicoterapeuta?

 

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Lo psicoterapeuta è un professionista della salute che utilizza specifici metodi e tecniche al fine di risolvere un problema presentato dal paziente per ristabilire un buon equilibrio psico-fisico, individuare differenti punti di vista e acquisire nuove consapevolezze rispetto a sé stessi e alla propria vita.

Compito del terapeuta è sapere effettuare una valutazione approfondita non solo dei sintomi, ma anche del paziente riguardo a punti di forza e risorse per poterle valorizzare con l’obiettivo di risolvere il problema e fare acquisire al paziente nuovi “strumenti” che potrà così utilizzare autonomamente anche in futuro, una volta terminata la terapia.

I sintomi che caratterizzano i Disturbi possono essere molto vari, i più comuni sono ansia, attacchi di panico, bassa autostima, senso di inadeguatezza, depressione, mancanza di entusiasmo, pensieri ossessivi o comportamenti compulsivi, difficoltà nelle relazioni sociali o affettive, disturbi del sonno o dell’alimentazione, disturbi nella sfera sessuale.

 

QUANDO ANDARE DALLO PSICOLOGO?

Lungo la vita ti troverai davanti a diverse difficoltà, situazioni quali insicurezze, dubbi e ostacoli che spesso riuscirai a superare da solo o con l’aiuto di amici o famigliari. In alcuni casi però tali difficoltà si presenteranno in modo più duraturo, pervasivo e invalidante, trasformandosi in problemi.

 

 

HO BISOGNO DELLO PSICOLOGO?

Quando questi problemi arrivano a logorare la vita nelle maggior parte delle aree significative della tua quotidianità, creandoti un disagio per la maggior parte del tempo, peggiorando la tua qualità di vita, le relazioni, ostacolando lo svolgimento delle normali attività durante la giornata, impedendoti di avere sonni tranquilli, allora è il momento di chiedere aiuto ad un professionista.

RISPONDO ALLE TUE DOMANDE

Facciamo un po’ di chiarezza!

Lo psicologo ha conseguito la laurea in Psicologia, superato l’esame di stato ed è iscritto all’Ordine degli Psicologi della propria Regione.

La sua preparazione gli garantisce la conoscenza di strumenti e tecniche di valutazione per fare prevenzione, diagnosi e sostegno.

Lo psicologo quindi non è abilitato alla Psicoterapia.

Lo psicoterapeuta, secondo la legge 56 del 1989, è un professionista laureato in Psicologia o Medicina che si è poi specializzato, in seguito alla laurea, in una scuola di psicoterapia riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca di durata quadriennale.

Questo permette allo psicoterapeuta di valutare e gestire situazioni complesse e possedere competenze e strumenti aggiuntivi per risolvere al meglio i problemi delle persone.

Nel mio percorso formativo ho conseguito la specializzazione in Psicoterapia Breve Integrata presso Iserdip di Milano a seguito della Laurea in Psicologia Clinica presso l’Università San Raffaele e all’iscrizione  all’Ordine degli Psicologi della Lombardia.

Lo psicoanalista è uno psicoterapeuta specializzato in una delle forme di psicoterapia esistenti. La psicoanalisi infatti è un tipo di psicoterapia, ma la psicoterapia non è necessariamente ed esclusivamente psicoanalisi.

Lo psichiatra è laureato in Medicina e si è successivamente specializzato in Psichiatria. Si occupa delle patologie psichiche utilizzando un approccio medico e prescrive psicofarmaci.

Nel trattamento di diversi Disturbi d’Ansia, del Tono dell’Umore o Sessuali, l’approccio più efficace indicato nelle linee guida internazionali è quello integrato: medico farmacologico e psicoterapeutico.

Pertanto, qualora in fase di valutazione emergesse la necessità di un sostegno farmacologico, in accordo con il paziente, posso indicare i nominativi di psichiatri di fiducia a integrazione della psicoterapia.

 

Lo psicoterapeuta è un professionista della salute che utilizza specifici metodi e tecniche al fine di risolvere un problema presentato dal paziente per ristabilire un buon equilibrio psico-fisico, individuare differenti punti di vista e acquisire nuove consapevolezze rispetto a sé stessi e alla propria vita.

Compito del terapeuta è sapere effettuare una valutazione approfondita non solo dei sintomi, ma anche del paziente riguardo a punti di forza e risorse per poterle valorizzare con l’obiettivo di risolvere il problema e fare acquisire al paziente nuovi “strumenti” che potrà così utilizzare autonomamente anche in futuro, una volta terminata la terapia.

I sintomi che caratterizzano i Disturbi possono essere molto vari, i più comuni sono ansia, attacchi di panico, bassa autostima, senso di inadeguatezza, depressione, mancanza di entusiasmo, pensieri ossessivi o comportamenti compulsivi, difficoltà nelle relazioni sociali o affettive, disturbi del sonno o dell’alimentazione, disturbi nella sfera sessuale.

Naturalmente per rispondere a questa domanda bisogna tenere in considerazioni diverse variabili come la natura del disturbo e le caratteristiche del paziente.

Tuttavia, l’approccio psicoterapeutico breve si distingue, rispetto ad altri, per l’iniziale processo di valutazione diagnostico, finalizzato al reperimento di un obiettivo condiviso col paziente (focus).

Nei primi 3/4 incontri vengono pertanto raccolte le informazioni necessarie per costruire insieme un progetto di intervento che preveda obiettivi, durata e frequenza.

La maggior parte delle problematiche viene affrontata in poche sedute, mentre un intero percorso in genere ha una durata media di 8-10 incontri.

La possibilità di condividere il progetto terapeutico permette al paziente di conoscere fin dall’inizio quanto tempo e denaro sarà necessario investire per promuovere un cambiamento e soddisfare i propri bisogni specifici.

Il costo varia a seconda del tipo di prestazione che andrà erogata (colloqui individuali, di coppia, famigliare; colloqui psicologici, di sostegno o psicoterapeutici; consulenza in ambito giuridico, consulente tecnico di parte, consulenza stragiudiziale).

In particolare, il primo colloquio risulta importante in quanto rappresenta il primo vero incontro tra il terapeuta e la persona che vuole intraprendere un percorso di consulenza o di terapia.

Questo momento è significativo per entrambi in quanto sia il terapeuta che la persona si presentano ed è necessario che si instauri tra i due membri di questa relazione un rapporto di fiducia e di empatia affinché il lavoro possa essere proficuo e produttivo e portare al raggiungimento degli obiettivi concordati.

Per questo motivo il primo colloquio non è gratuito, facendo già parte a tutti gli effetti del lavoro terapeutico. Al contrario della consulenza online gratuita, intesa come primo approccio volto a conoscere il terapeuta e valutare l’efficacia e necessità di un’eventuale terapia.

Il primo colloquio terapeutico è un momento molto importante e significativo per paziente e terapeuta: da un lato necessita di un grande investimento emotivo, dall’altro si tratta di una prestazione professionale altamente specialistica.

Per questo motivo non ritengo adeguata la pratica di “offrire” il primo colloquio gratuitamente: al di là delle varie ragioni che vengono addotte, si tratta a mio avviso di una modalità sottilmente “seduttiva e manipolatoria” in cui si cerca di “invogliare” il paziente a fare la terapia. Il paziente deve invece decidere da sé in totale libertà.

Un buon lavoro terapeutico necessità di buona empatia, capacità di ascolto e genuino interesse, oltre che a un’ottima padronanza delle tecniche terapeutiche.

Ci incontreremo nel mio studio di Milano o se necessario Online e la inviterò a espormi quali difficoltà l’hanno spinta a richiedere una consulenza.

Espliciterò la mia modalità di lavoro, fornendo informazioni relative al setting, al metodo di lavoro e al mio personale approccio terapeutico, rendendomi disponibile a soddisfare le potenziali domande inerenti al rapporto terapeutico.

Nei successivi incontri di valutazione viene effettuata un’anamnesi, utile ad individuare le aree problematiche, i contesti nei quali si manifestano, le risorse di cui dispone e la sua motivazione ad intraprendere un percorso di terapia.

Concordato insieme di iniziare un percorso terapeutico o di consulenza, sarà mio compito definire le “regole esplicite del contratto terapeutico” (frequenza e durata delle sedute, modalità di setting, onorario e modalità di pagamento, ecc.) e individuare e definire gli obiettivi espliciti che la persona vuole raggiungere.

Tale contratto viene da me modulato in base alle capacità e alle risorse della persona, in base alle richieste esplicite di cambiamento e alla fase di vita che sta attraversando, un percorso quindi personalizzato a quello specifico paziente e alla sua motivazione a cambiare.

E’ possibile effettuare una consulenza e/o terapia online mediante Skype.

Nonostante quando si parla di psicoterapia on line sembra non esserci ancora un punto di vista condiviso, soprattutto tra i professionisti, ad oggi i risultati positivi delle ricerche condotte rilevano un’efficacia per la terapia online sovrapponibile alla terapia tradizionale in termini di efficacia terapeutica.

Se è di tuo interesse iniziare una terapia Online puoi continuare ad approfondire l’argomento nella pagine dedicata…

La frequenza può essere inizialmente di una o più sedute settimanali.

Viene concordata all’inizio della terapia e dipende dalle specifiche caratteristiche della singola situazione.

Va detto però che nella maggior parte dei casi la seduta settimanale è sufficiente e permette al paziente di potersi mettere alla prova in autonomia nello “spazio di tempo” tra una seduta e l’altra.

Per quanto riguarda la mia esperienza quando il paziente si stabilizza rispetto ai problemi risolti si può progressivamente passare a sedute ogni due settimane.

Fin dagli anni della mia formazione come terapeuta ho sempre considerato che la terapia dovesse essere uno strumento al servizio del paziente per aiutarlo a rimettersi in piedi, camminando di nuovo da solo sulle proprie gambe, senza porsi quindi come una “la stampella” senza di cui lo stesso non può stare in piedi.

Il mio approccio terapeutico non prevede quindi una presa in carico a vita del paziente: se già dopo pochi incontri non si osserva nessun minimo risultato positivo, meglio interrompere la presa in carico in quanto c’è evidentemente una resistenza che la rende inefficace.

Sono infatti molteplici gli studi sull’efficacia della psicoterapia breve che dimostrano come la curva di miglioramento del paziente è in costante ascesa tra la terza e la quindicesima seduta, mentre successivamente si stabilizza se non, addirittura, diminuisce (Koss, Shiang 2014).

Efficacia-Terapia-Breve

 

La libertà di iniziare, proseguire o terminare la psicoterapia è naturalmente sempre salvaguardata, così come la possibilità per il paziente di poter esprimere qualsiasi timore o preoccupazione o critica.

Nella mia esperienza, al di là di indicare una durata di massima della psicoterapia in fase iniziale, il paziente arriverà a “sentire” quando il lavoro terapeutico sarà arrivato a conclusione, comunicandolo al terapeuta.

Come previsto dal codice deontologico, lo psicologo e lo psicoterapeuta è strettamente tenuto al rispetto del segreto professionale: nulla di quanto emerge nei colloqui può essere rivelato a terzi né possono essere fornite a terzi informazioni circa le prestazioni professionali effettuate.

Si, vi sono studi molto rigorosi a riguardo.

La psicoterapia è risultata molto più efficace degli psicofarmaci, i vari tipi di psicoterapia infatti garantiscono migliori risultati anche nel lungo termine, con minori ricadute nel tempo.

Se ti interessa approfondire il modello terapeutico che utilizzo puoi trovare maggiori chiarimenti nella pagina di PSICOTERAPIA BREVE INTEGRATA

Qualunque psicologo che lavora in ambito clinico è laureato in psicologia e iscritto all’ordine degli psicologi della propria Regione, nel mio caso l’Ordine degli Psicologi della Lombardia.

Il mio suggerimento è quello di verificare sempre tramite l’apposito sito dell’Ordine degli Psicologi l’effettiva Iscrizione del professionista nell’Albo di appartenenza.

Qualora un professionista utilizzi, a fini pubblicitari o di interesse economico, termini quali psicologo e psicoterapeuta, ma non risulti iscritto all’Albo professionale di nessuna Regione d’Italia, potrebbe quindi profilarsi un caso di abuso del titolo professionale che sarebbe utile segnalare all’Ordine degli Psicologi della propria Regione di appartenenza.

Sì. Le spese sostenute per sedute di psicoterapia, purché appositamente documentate con modalità di pagamento tracciabili, possono essere interamente portate in detrazione al capitolo “Spese mediche e sanitarie”, fino ad un tetto massimo annuale. Il terapeuta deve rilasciare apposita fattura attestante l’importo della sua tariffa, i suoi dati fiscali e quelli di iscrizione all’albo degli psicologi. Non si possono infatti detrarre spese di sedute svolte con persone non regolarmente iscritte all’albo.

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